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al testo di Elio Corrao
Un giorno in convento
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Un giorno in convento Carla, mia moglie, fa parte di un coro polifonico, composto da persone appassionate di musica e che ad essa si dedicano anche con molto impegno. Un giorno, Carla mi “fa”: “Col coro facciamo un “master”, che fai, vieni anche tu?” A una domanda di questo tipo – che ammette poche opzioni di risposta e che in un baleno ti fa venire in mente una enormità di possibili implicazioni – dopo fulminee valutazioni , dissi di si. E’ così che, oggi, dopo una levataccia, mi ritrovo in macchina con Carla e con una corista sua amica, alla quale diamo un passaggio, non prima di aver indirizzato il “tom tom” verso Castronovo di Sicilia. Arriviamo a Castronovo verso le nove del mattino e individuiamo subito il Convento che ci ospiterà per i prossimi tre giorni. Il convento è , ovviamente, ispirato alla semplicità e si confà ad attività monacali o di ritiro come nel caso dell’attività coristica in corso. Devo dire che il master, egregiamente diretto dal Maestro Marino, riesce pienamente allo scopo: tutti i partecipanti appaiono molto rilassati e sviluppano capacità di concentrazione, cui non è sicuramente estraneo il luogo, che porta inevitabilmente a considerazioni mistiche di tipo subliminale. Ma per uno come me, cui tante volte la vita ha dato spunti d riflessione, abituato da sempre alla dialettica introspettiva quasi come regola iniziatica di vita si pone un problema non secondario: e mentre i coristi sono col loro maestro riuniti in “conclave canora”, io , che cazzo faccio? Di colpo ti vengono alla mente mille pensieri e quelli successivi contrastano con i precedenti, oppure non c’entrano niente. Altrettanto improvvisamente ti rendi conto che ciascuno di noi, tolto dal proprio ambiente operativo, se non direttamente “impegnato”, può avere difficoltà di adattamento. Se a queste considerazioni, aggiungi le sfavorevoli condizioni meteorologiche, che non incoraggiano una sia pur rapida visita del paesino, non ti rimane che scrivere il racconto di questa giornata cosi particolare. In futuro penso, che farò bene a essere più riflessivo in ordine ai cortesi inviti di Carla, principalmente perché risparmierò a tutti un altro “racconto breve”.
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